Fabrizio Maiello a Nizza Monferrato: Dal Sogno Infranto alla Rinascita, Ospite d'Onore per la Nazionale Sacerdoti
02/05/2025
NIZZA MONFERRATO – Una storia potente di caduta e riscatto sarà protagonista a bordo campo mercoledì 1° maggio a Nizza Monferrato. Fabrizio Maiello, ex promessa del calcio la cui vita è un emblema di ascesa, discesa e faticosa risalita, sarà presente come ospite speciale alla partita della Nazionale Italiana Sacerdoti, che si terrà alle ore 15:30 presso il campo sportivo dell'Oratorio Don Bosco.
La parabola di Maiello inizia come quella di tanti ragazzi: sui campi dell'oratorio. Nato in una famiglia di sani principi a Cesano Maderno, viene instradato al calcio da Don Franco. Il suo talento è luminoso, tanto che a soli 13 anni veste già la prestigiosa maglia del Milan. Fabrizio punta tutto su quel sogno, vivendo per il pallone, forse ingenuamente, senza coltivare un piano B. Eppure, quella dedizione totale lo tiene lontano dalle cattive strade che negli anni '70 attanagliavano il suo territorio.
Il destino, però, è dietro l'angolo. Non ancora diciassettenne, un grave infortunio stronca la sua carriera sul nascere. Il sogno svanisce, l'entusiasmo lascia il posto a un'apatia profonda. In quel vuoto, Maiello viene risucchiato dalla criminalità, un vortice che lo porterà fino all'esperienza dura del carcere. Un periodo buio, che lui stesso commenterà anni dopo con parole toccanti: "Forse io dovevo soffrire di più per cambiare".
Ma è proprio dalla sofferenza che inizia la sua incredibile risalita. Maiello ritrova nel pallone, suo antico amore e indiretta causa della sua caduta, lo strumento per il riscatto. Comincia a collezionare record singolari di palleggio: nel 1998 cammina per un chilometro intero palleggiando senza mai far cadere la sfera; l'anno dopo ripete l'impresa palleggiando all'indietro; nel 2000, di testa. Queste sfide gli ridanno visibilità e uno scopo.
Oggi Fabrizio Maiello è un uomo rinato. Lavora con impegno nella Cooperativa Sociale "Lo Stradello" di Reggio Emilia, dedicandosi alla cura del verde pubblico e all'integrazione sociale di persone fragili, in stretta collaborazione con enti locali e servizi sociali. La sua esperienza di vita lo ha trasformato in un prezioso testimonial in tutta Italia, impegnato in campagne di sensibilizzazione contro la violenza di genere e il bullismo. La passione per il pallone non si è spenta: per tre anni consecutivi, l'8 settembre, in onore della Natività di Maria, ha stabilito a Reggio Emilia il record di un'ora di palleggio continuato.
La sua presenza il 1° maggio all'Oratorio Don Bosco di Nizza Monferrato, luogo simbolo che richiama gli inizi della sua storia, non sarà dunque solo quella di un appassionato di calcio, ma di un testimone vivente. La sua storia di ascesa, caduta e straordinaria risalita offre un messaggio di speranza e resilienza, un monito potente su come sia possibile rialzarsi anche dopo le prove più dure, trasformando il dolore in impegno per gli altri. Un'occasione preziosa per la comunità nicese e per tutti coloro che assisteranno all'evento.
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